La solitudine è questa

La solitudine è questa

La solitudine è questa, prodotto da Cinemare, con il sostegno di Pavarotti International 23, con il contributo di Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema, Emilia Romagna Film Commission, è dedicato a Pier Vittorio Tondelli e alle sue scritture.

Il film racconta Tondelli attraverso ciò che rimane: le sue parole e i suoi libri, riletti da sette scrittori di oggi, nati proprio negli anni 80 che Tondelli ha attraversato e descritto. Sette inviti alla lettura raccolti in un anomalo “road doc movie” da parte di due “intervist-attori”, Lorenzo Balducci e Tobia De Angelis, che incarnano le parole e i corpi dei romanzi e degli scritti di Tondelli. Il viaggio, tema centrale della vita e dell’opera di Tondelli, cantore prediletto di un’intera “lost generation” postmoderna, accompagna la riscoperta di titoli che mostrano tutta la loro attualità. Sulle orme di Tondelli e della sua “solitudine”, i due protagonisti incontrano le voci della nuova letteratura italiana, in altrettanti luoghi tondelliani. E così Viola Di Grado, durante la processione del Corpus Domini a L’Aquila, racconta Altri libertini, l’opera prima del 1980 che proprio nel capoluogo abruzzese fu sequestrata per oscenità e lanciò Tondelli all’attenzione del pubblico e della critica. Alcide Pierantozzi ci immerge, viaggiando tra Roma e Orvieto, nelle atmosfere del romanzo Pao Pao, che Tondelli ambienta nelle due città per raccontare il suo servizio militare. Sulle spiagge di Rimini Alessio Forgione racconta il libro di maggior successo, Rimini, mentre a Porta Sempione, a Milano (città dove ha vissuto e lavorato negli ultimi anni), Paolo Di Paolo svela i dettagli dell’unico testo teatrale di Tondelli, Dinner party. A Correggio, nel paese in cui lo scrittore è nato il 14 settembre 1955, Angela Bubba legge e commenta Biglietti agli amici in Piazza Tondelli e di fronte al liceo frequentato dal giovane autore, mentre Claudia Durastanti narra l’avventura editoriale della raccolta di articoli Un weekend postmoderno tra Firenze e Bologna (le città delle passioni artistiche e degli studi), con un’inevitabile tappa di fronte alla casa di Andrea Pazienza. A chiudere il viaggio, a Berlino, città emblematica del rapporto dell’autore con l’Europa, è Jonathan Bazzi, a cui è affidato il compito di svelare Camere separate, l’ultimo doloroso romanzo sulla malattia e la morte, uscito nel 1989, a chiusura di un decennio vissuto pericolosamente.

un film di
andrea adriatico

scritto da
andrea adriatico, stefano casi, grazia verasani

con
lorenzo balducci, tobia de angelis

e con
jonathan bazzi, angela bubba, viola di grado, paolo di paolo, claudia durastanti, alessio forgione, alcide pierantozzi

produzione cinemare

con il sostegno di pavarotti international 23 srl, del ministero della cultura – direzione generale cinema e della regione emilia-romagna attraverso emilia-romagna film commission

produzione esecutiva saverio peschechera

fotografia ali beidoun

montaggio e sonorizzazione roberto passuti

suono lorenzo fedi

musiche massimo zamboni 

scene e ambienti giovanni santecchia

visual filippo partesotti

ufficio stampa nazionale studio morabito, roma

Il film è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma 2023.

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