Sette scrittori per “La solitudine è questa”
Proseguono le riprese del film La solitudine è questa, diretto da Andrea Adriatico, dedicato allo scrittore Pier Vittorio Tondelli, scomparso nel 1991 a causa dell’Aids, a soli 36 anni. Il progetto è una sorta di inedito “road docmovie” con la partecipazione di due attori, Lorenzo Balducci e Tobia De Angelis, e sette scrittori nati proprio in quegli anni 80 raccontati da Tondelli, ed è sceneggiato da Grazia Verasani, Stefano Casi e lo stesso Adriatico, che insieme hanno scritto il film Gli anni amari, il biopic dedicato a Mario Mieli uscito nel 2019.
Le riprese si stanno concentrando nei luoghi della biografia di Tondelli, dal paese natale di Correggio (Reggio Emilia) alla città degli studi a fine anni 70 Bologna, dall’Aquila dove il primo libro Altri libertini fu sottoposto a sequestro e processo a Orvieto e Roma che sono al centro del secondo libro Pao Pao, e ancora Rimini, epicentro dei “postmoderni” e goderecci anni 80, Firenze, la città dove poteva incontrare i nuovo fermenti creativi, Milano, dove Tondelli portò a compimento importanti progetti editoriali, e Berlino, città che rappresenta il tema del viaggio e dell’altrove così centrali nella sua opera.
Sulle orme di Tondelli e della sua “solitudine”, i due protagonisti incontrano 7 scrittori contemporanei “under 40” (che richiama l’impegno di Tondelli per gli scrittori “under 25”), ovvero Jonathan Bazzi, Angela Bubba, Viola Di Grado, Paolo Di Paolo, Claudia Durastanti, Alessio Forgione e Alcide Pierantozzi, che raccontano il “loro” Tondelli attraverso le sue opere: Altri libertini (l’opera prima che fu sequestrata per oscenità e lanciò Tondelli all’attenzione del pubblico e della critica), Pao Pao, Dinner party, Rimini, Un weekend postmoderno, Biglietti agli amici, Camere separate (l’ultimo doloroso romanzo sulla malattia e la morte). La scrittura di Tondelli prende forma grazie ai volti, alle voci e ai corpi di Lorenzo Balducci e Tobia De Angelis, intervist-attori, che offriranno una visione alle pagine dei romanzi.
La produzione è di Cinemare con Pavarotti International 23 srl, con il sostegno del Ministero della Cultura e il contributo della Regione Emilia-Romagna.
Grande l’attenzione mediatica riservata al processo di produzione del film: la notizia delle riprese è stata rilanciata dai maggiori quotidiani e canali di informazione. Andrea Adriatico e Stefano Casi sono intervenuti nella trasmissione di Rai Radio3 Hollywood Party (ecco il podcast).